Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27471 del 14 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:27471PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione, può valutare la pericolosità sociale del proposto anche sulla base di elementi probatori diversi da quelli idonei a fondare una pronuncia di condanna penale, purché siano acquisiti nel rispetto del contraddittorio e delle garanzie difensive. In particolare, il giudice può considerare i rapporti di contiguità personale e patrimoniale del proposto con esponenti di spicco della criminalità organizzata, nonché le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, anche se non ritenute sufficienti per l'emissione di un provvedimento cautelare, ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione. Tuttavia, il giudice deve altresì valutare gli elementi che possono incidere sull'attualità e sulla concreta pericolosità sociale del soggetto, come le condizioni di salute e i periodi di detenzione subiti, al fine di modulare adeguatamente la durata e le prescrizioni della misura di prevenzione. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla verifica dell'esistenza di una motivazione effettiva e non meramente apparente, essendo preclusa la censura dell'illogicità manifesta della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. MORELLI F. - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 13/12/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MORELLI FRANCESCA;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa CARDIA Delia per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Viene proposto ricorso avverso il decreto della Corte d'Appello di Napoli, sezione misure di prevenzione, che ha ridotto ad anni due il periodo di durata della misura di prevenzione della sorveglianza spec…

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