Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3164 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:3164SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La reiterazione di un vincolo preordinato all'espropriazione nell'ambito della pianificazione urbanistica generale è legittima solo se corredata da congrui e specifici elementi oggettivi sull'attualità della previsione, con una nuova ed adeguata comparazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, e con giustificazione delle scelte urbanistiche tanto più dettagliata quante più volte viene ripetuta la reiterazione del vincolo. L'Amministrazione deve motivare in ordine alle ragioni che hanno impedito la realizzazione dell'opera a cui l'esproprio è preordinato, adottare atti volti ad evitare che la situazione si riproponga, argomentare in ordine all'insussistenza di possibili alternative e alla persistenza delle ragioni di interesse pubblico sottese alla necessità di reiterare il vincolo, tenendo conto dell'eventuale venir meno delle originarie ragioni che avevano indotto il Comune a prevedere il vincolo e dell'esistenza di possibili alternative idonee a soddisfare l'interesse pubblico. In mancanza di tali elementi, la reiterazione del vincolo è illegittima per difetto di motivazione e violazione del principio di proporzionalità. Tuttavia, la mera reiterazione del vincolo non comporta automaticamente un danno risarcibile in capo al proprietario, il quale deve provare tutti gli elementi costitutivi della relativa domanda risarcitoria, in particolare il pregiudizio subito e il nesso causale con l'atto illegittimo.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/09/2024

N. 03164/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00234/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 234 del 2021, proposto dai signori Malara Alessandra, Malara Francesco, Pratico Michele Antonino e dalla ditta Elim Terme S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'avvocato Filippo Brianni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Alì Terme, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Giovanni A. Caminiti Interdonato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, in pe…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.