Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14376 del 7 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:14376PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata anche in assenza di una condanna penale, purché siano accertati elementi sintomatici della attuale pericolosità sociale del soggetto, quali l'appartenenza a un'associazione mafiosa, la frequentazione di pregiudicati e un elevato tenore di vita non giustificato da attività lavorative. Tali elementi, valutati nel loro complesso dalla Corte di merito, possono essere desunti anche da precedenti procedimenti di cognizione o cautelari, senza che ciò comporti un'illegittima estensione analogica delle regole proprie del "pericolo" in sede cautelare. La valutazione della Corte di merito circa l'attualità della pericolosità sociale e la conseguente applicazione delle misure di prevenzione non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi di motivazione che ne inficino la logicità e la coerenza interna, non essendo consentito un riesame del merito delle valutazioni di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

1) BR. OL. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 20/06/2007 CORTE APPELLO di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis));

lette le conclusioni del P.G. Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVA IN FATTO

Con Decreto 20 giugno 2007, depositato il 23/7/2007, la Corte di Appello di Lecce, decidendo sui ricorsi…

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