Il Sindaco, nell'esercizio dei poteri di ordinanza contingibile e urgente di cui all'art. 54, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000, può disporre la chiusura temporanea di un esercizio commerciale di somministrazione di alimenti e bevande, al fine di tutelare la quiete pubblica e prevenire fenomeni di inquinamento acustico, qualora risulti che l'attività svolta dall'esercizio sia di nocumento all'ambiente acustico, in particolare nel periodo estivo, quando si verifica un maggiore afflusso di clientela e un conseguente sovraffollamento della località balneare. Il provvedimento sindacale, adottato sulla base di segnalazioni e comunicazioni di notizie di reato da parte delle Forze dell'Ordine, deve comunque contemperare adeguatamente l'interesse allo svolgimento dell'attività commerciale con l'esigenza di prevenire l'inquinamento acustico, nel rispetto del principio di proporzionalità. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento, trattandosi di atto contingibile e urgente. La sopravvenuta cessazione dell'efficacia del provvedimento, una volta esauritosi il periodo di chiusura disposto, determina la sopravvenuta carenza di interesse al suo annullamento.