Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24486 del 30 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24486PEN

Massima

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Il possesso di un bene proveniente da furto, in assenza di una giustificazione plausibile, integra il reato di ricettazione, anche quando il possessore abbia utilizzato il proprio documento di identità e i documenti originali del veicolo per il trasporto, in quanto tali modalità non sono sufficienti a dimostrare la buona fede. La mancata contestazione, in sede di gravame, di specifici elementi di fatto accertati dal giudice di merito, preclude la possibilità di sollevare per la prima volta tali questioni in sede di legittimità, in quanto il ricorso per cassazione non può ignorare le argomentazioni del provvedimento impugnato senza incorrere nel vizio di aspecificità. Il giudizio di legittimità è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sindacare la valutazione degli elementi di fatto, purché essa risulti immune da vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)), quale difensore di Bo. Mo. (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, 2 sezione penale, in data 17/07/2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dottor FEBBRARO Giuseppe, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con …

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