Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36962 del 13 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36962PEN

Massima

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Il riconoscimento del vizio parziale di mente non comporta automaticamente la concessione delle circostanze attenuanti generiche, in quanto la diminuente relativa alla sfera psichica del soggetto al momento della formazione della volontà è concettualmente distinta dall'intensità del dolo, che riguarda il momento in cui la volontà si manifesta e persegue l'obiettivo considerato. Pertanto, la maggiore intensità del dolo, desumibile anche dalle gravi modalità del fatto, può giustificare il diniego delle attenuanti generiche, pur in presenza di un vizio parziale di mente. Inoltre, la valutazione circa la concessione delle circostanze attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice, il quale è tenuto a indicare soltanto gli elementi di preponderante rilevanza ritenuti ostativi, senza necessità di un'analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli dedotti dalle parti. Infine, la sussistenza della pericolosità sociale del soggetto, accertata sulla base di una valutazione complessiva della personalità, può giustificare l'applicazione di una misura di sicurezza, anche in presenza di un vizio parziale di mente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

La. Mi. , nato l'(OMESSO);

avverso la sentenza del 13.7.2010 della Corte di Appello di Roma;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G., Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

sentito il difensore, avv. ((omissis)), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso;

sentito il difensore di parte civile, avv. ((omissis)), che ha chiest…

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