Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8143 del 7 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8143PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione aggravata si configura quando la condotta degli imputati, accertata sulla base di prove testimoniali, intercettazioni e altri elementi di riscontro, sia diretta in modo univoco e inequivoco a costringere la vittima, mediante minacce e atti intimidatori, al pagamento di una somma di denaro ingiustamente pretesa, al fine di conseguire un profitto illecito. Tali condotte, caratterizzate da una spiccata attitudine alla coartazione fisica e dalla finalità di ottenere un'utilità indebita, integrano gli elementi costitutivi del reato di tentata estorsione aggravata, a prescindere dall'esplicita indicazione della natura del profitto perseguito, che può essere desunta dal complesso delle risultanze probatorie. Il giudizio di colpevolezza, fondato su una motivazione logica e coerente, non può essere sindacato in sede di legittimità ove non emergano vizi specifici del percorso argomentativo, come l'illogicità manifesta o l'omissione di elementi decisivi, tali da inficiare la validità dell'intero impianto motivazionale. Inoltre, il diniego del beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, pur in presenza della concessione della sospensione condizionale della pena e delle attenuanti generiche, è legittimo quando il giudice, valutati la gravità delle condotte e gli altri elementi indicati dall'art. 133 c.p., ritenga che l'imputato non possa usufruire di ulteriori benefici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. SALEMME ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/01/2020 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere FABIO DI PISA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TOCCI STEFANO, che ha concluso chiedendo rigettarsi i ricorsi;
udito l'avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS) e (OMISSIS) il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento dei…

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