Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29868 del 15 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29868PEN

Massima

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Il delitto di ingiuria, essendo stato abrogato dal D.Lgs. n. 7/2016, non costituisce più reato, con conseguente annullamento senza rinvio della condanna per tale imputazione. Tuttavia, la condanna per il reato di lesioni personali, essendo stata adeguatamente motivata dal giudice di merito, non può essere dichiarata non punibile per particolare tenuità del fatto, in assenza di una specifica censura del ricorrente che si confronti con tale motivazione. Pertanto, a seguito della depenalizzazione dell'ingiuria, la pena inflitta all'imputato per il reato di lesioni personali deve essere rideterminata in misura corrispondente. Inoltre, in caso di abrogazione di un reato, il giudice dell'impugnazione deve revocare anche le statuizioni civili concernenti la condanna per tale reato, in applicazione del principio di successione di leggi penali nel tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/02/2016 del TRIBUNALE di NOCERA INFERIORE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/02/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. FIDANZIA ANDREA;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. CORASANITI Giuseppe, ha concluso per l'annullamento con rinvio. L'avv. (OMISSIS) per i ricorrenti ha chiesto l'accoglimento del ricors…

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