Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7100 del 23 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:7100PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sentenza di appello impugnata, afferma che la motivazione della stessa risulta adeguata e conforme ai principi giurisprudenziali in materia di valutazione della prova testimoniale e delle dichiarazioni della persona offesa. In particolare, la Corte di Cassazione rileva che le censure del ricorrente, volte a una diversa interpretazione dei dati probatori, sono inammissibili nel giudizio di legittimità, ove non emergano dal testo della sentenza impugnata evidenti lacune o manifeste discrasie tali da configurare contraddittorietà o illogicità della motivazione. La Corte sottolinea che la motivazione della sentenza di appello ha adeguatamente esaminato il contenuto delle dichiarazioni accusatorie rese dalla persona offesa, alla luce delle risultanze dell'intervento delle forze dell'ordine e delle dichiarazioni rese dalla madre della persona offesa, disattendendo le censure della difesa. Inoltre, la Corte afferma che le regole dettate dall'art. 192, comma 3, c.p.p. in materia di valutazione della prova testimoniale non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, con un vaglio più penetrante e rigoroso rispetto a quello cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone. Infine, la Corte ritiene inammissibili le censure relative alla mancata concessione delle attenuanti generiche, in quanto la motivazione resa dal giudice di appello è conforme all'esercizio del potere discrezionale del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 825/2013 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 19/11/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS Silvana;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ORSI Luigi che ha concluso per annullamento senza rinvio per i capi A e C perche' estinti i reati per prescrizione; annullamento con rinvio per il capo B (articolo 612 codice penale) per determinazione …

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