Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21616 del 27 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21616PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, nel rideterminare la pena a seguito di annullamento parziale della sentenza da parte della Corte di Cassazione, è vincolato ai limiti del giudizio di rinvio fissati dalla Corte di Cassazione, senza poter procedere a ulteriori aumenti di pena non oggetto dell'annullamento. Il giudice di merito, infatti, deve attenersi scrupolosamente ai principi di diritto enunciati dalla Corte di Cassazione in sede di annullamento, senza poter introdurre autonomamente nuovi elementi di valutazione o modifiche non rientranti nell'ambito del rinvio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il giudice di rinvio è tenuto a rispettare i limiti del giudizio di rinvio fissati dalla Corte di Cassazione, senza poter procedere a determinazioni della pena ulteriori rispetto a quelle oggetto dell'annullamento, in quanto ciò violerebbe il principio del giudicato parziale formatosi sulla parte della sentenza non annullata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1576/2013 Corte D'appello di Catanzaro, del 21/01/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita IN pubblica udienza DEL 08/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente all'aumento di pena per la continuazione;

Udito il difensore Avv. …

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