Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35478 del 2 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35478PEN

Massima

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Il termine di prescrizione dei reati di cui agli articoli 81 cpv. c.p., 639 c.p., comma 2 e 595 c.p. è di sette anni e sei mesi. Pertanto, il giudice non può dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione prima che tale termine sia integralmente decorso, anche qualora la data di commissione del reato non sia pacificamente accertata. In tali casi, il giudice è tenuto a disporre l'annullamento della sentenza con rinvio ad altro giudice per la celebrazione del processo, al fine di verificare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato e l'eventuale integrale decorso del termine prescrizionale. Il principio di diritto è volto a garantire il corretto accertamento della responsabilità penale dell'imputato, evitando che la declaratoria di prescrizione intervenga in modo prematuro rispetto al termine massimo stabilito dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/11/2018 del TRIBUNALE di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSCIONI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CENICCOLA ELISABETTA, che ha concluso chiedendo annullarsi la sentenza impugnata con rinvio al Tribunale di Bresci…

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