Cassazione penale Sez. I sentenza n. 787 del 10 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:787PEN

Massima

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Il concorso tra il reato di associazione di tipo mafioso e quello di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti è configurabile quando l'associazione mafiosa, pur avendo come finalità principale il traffico di droga, persegua anche altri scopi criminosi, come il compimento di atti di violenza e l'esercizio di un controllo egemonico sul territorio. In tal caso, gli affiliati all'associazione mafiosa che si occupano esclusivamente del narcotraffico concorrono in entrambi i reati associativi, in quanto il loro contributo causale risulta determinante per la realizzazione delle finalità tipiche della consorteria criminale, anche se non direttamente coinvolti in attività diverse dallo spaccio di stupefacenti. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se adeguatamente valutate nella loro attendibilità intrinseca, soggettiva ed oggettiva, e riscontrate da altri elementi probatori, possono costituire un valido fondamento per l'emissione di misure cautelari, anche in assenza di specifici riferimenti temporali, quando le condotte contestate risultino inserite in un contesto associativo caratterizzato da una struttura organizzativa stabile e da un programma criminoso unitario, che si estrinseca in una pluralità di attività illecite. Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante di cui all'art. 7 L. 203/1991, è sufficiente che l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti sia gestita da un sodalizio di tipo mafioso, del quale l'imputato faccia parte, senza che sia necessario accertare la sua diretta partecipazione ad attività diverse dal narcotraffico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4951/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 02/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello F.M. che ha chiesto il rigetto dei ricorsi di (OMISSIS) e (OMISSIS), l'annullamento con rinvio del'ordinanza impugnata quanto al detto sub 2…

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