Consiglio di Stato sentenza n. 7527 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:7527SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice amministrativo, in presenza di una controversia relativa all'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo, può dichiarare l'improcedibilità del ricorso qualora sia intervenuta la rimozione spontanea delle opere contestate e risulti la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, senza dover pronunciarsi nel merito della legittimità dell'ordine di demolizione. In tali casi, il giudice può compensare le spese di giudizio, in considerazione della peculiarità della situazione e dell'assenza dei presupposti per una pronuncia di soccombenza virtuale. La dichiarazione di improcedibilità del ricorso, in presenza di una sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, consente al giudice amministrativo di evitare un'inutile pronuncia nel merito, preservando l'economia processuale e concentrandosi sulle questioni effettivamente rilevanti per la definizione della controversia. Tale soluzione è coerente con il principio di ragionevole durata del processo e con l'esigenza di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative su questioni prive di attualità. Inoltre, la compensazione delle spese di giudizio rappresenta una facoltà del giudice amministrativo, esercitabile in presenza di particolari circostanze che rendano equa tale soluzione, come l'assenza di una vera e propria soccombenza virtuale della parte ricorrente. Ciò consente di evitare un'automatica condanna alle spese, in linea con il principio di proporzionalità e ragionevolezza dell'azione giurisdizionale. In definitiva, la massima esprime il principio secondo cui il giudice amministrativo, in presenza di una sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, può dichiarare l'improcedibilità del ricorso, evitando un'inutile pronuncia nel merito, e compensare le spese di giudizio, qualora le circostanze del caso concreto lo rendano equo e proporzionato.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/11/2020

N. 07527/2020REG.PROV.COLL.

N. 05026/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5026 del 2014, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, largo Messico, n. 7;

contro

il Comune di Rapallo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale ((omissis)), n. 14a/4;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria n. 280/2014, resa tra le parti;

Visti il ricorso in appello e i relativ…

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