Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 629 del 2017

ECLI:IT:TARTOS:2017:629SENT

Massima

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Il vincolo monumentale imposto su un immobile ai sensi della legge n. 1089/1939 comporta l'obbligo per il proprietario di ottenere la preventiva autorizzazione dell'autorità competente per qualsiasi intervento edilizio, anche di modesta entità, che possa alterare l'aspetto e le caratteristiche architettoniche originarie dell'edificio. L'ordine di ripristino dello stato dei luoghi impartito dall'amministrazione a seguito di lavori abusivi realizzati in assenza di tale autorizzazione è legittimo, anche qualora le modifiche apportate riguardino porzioni dell'immobile prive di particolare pregio o ambienti interni, in quanto tali interventi, pur non incidendo in modo rilevante sulla struttura complessiva, sono comunque idonei a compromettere la lettura e la fruizione delle linee architettoniche originarie, determinando un'alterazione dei caratteri tipologici dell'impianto storico. L'amministrazione non è tenuta a indicare soluzioni alternative al ripristino dello stato dei luoghi, essendo tale potere rimesso alla sua discrezionalità tecnica, né è necessario che il procedimento di demolizione sia preceduto dalla comunicazione di avvio, atteso che il proprietario ha già avuto modo di far valere le proprie ragioni in sede di domanda di sanatoria. Inoltre, la circostanza che le opere abusive siano state realizzate per esigenze di abitabilità non esclude la legittimità dell'ordine di demolizione, trattandosi di modifiche accessorie la cui rimozione, pur potendo determinare disagi, non impedisce comunque l'utilizzo della struttura.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/05/2017

N. 00629/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02729/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2729 del 2000, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via dei Rondinelli, 2;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Beni Ambientali di Firenze Prato e Pistoia, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale di Firenze presso il cui ufficio in via degli Arazzieri, 4 è ex lege domiciliato;

per l'annullamento:

- del decreto n. 280 del 17 maggio 2000 con il quale il Direttore Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Ufficio Centrale per…

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