Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35701 del 22 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35701PEN

Massima

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Il contributo apicale e stabile di un soggetto all'associazione criminale di tipo mafioso, anche nella veste formale di dipendente di società riconducibili al sodalizio, integra la fattispecie di partecipazione associativa, a prescindere dalla necessità di una esplicita manifestazione di volontà associativa, potendo la consapevolezza dell'associato essere provata attraverso comportamenti significativi che si concretino in una attiva e stabile partecipazione, come la gestione occulta di società utilizzate per realizzare i fini illeciti dell'associazione, la predisposizione di false dichiarazioni e documentazione per agevolare l'associazione, nonché il reimpiego dei proventi illeciti per il mantenimento degli affiliati detenuti e delle loro famiglie, rafforzando così il prestigio e la forza dell'associazione mafiosa. La sussistenza della circostanza aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. richiede la prova della consapevolezza del concorrente di agire al fine di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa, anche attraverso il reimpiego dei proventi illeciti per il sostentamento degli affiliati detenuti e delle loro famiglie. L'attualità e la concretezza delle esigenze cautelari, nonché l'adeguatezza della misura custodiale, possono essere desumite dalla personalità dell'indagato, dalla pervicacia dell'attività illecita e dalla violazione di precedenti prescrizioni, anche in relazione alla mancanza di efficacia deterrente di pregresse esperienze detentive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/03/2022 del TRIB. RIESAME di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere PILLA EGLE;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione TASSONE KATE che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udite le conclusioni del difensore di fiducia, avv. (OMISSIS), che nel riportarsi ai motivi di ricorso e ai motivi aggiunti, ha concluso per l'accoglimento degli stessi.
RITENUTO IN FATTO…

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