Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12891 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:12891SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare i ricorsi riuniti avverso il provvedimento di annullamento in autotutela di Dichiarazioni di Inizio Attività (DIA) relative a un complesso edilizio, nonché gli ordini di demolizione conseguenti, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'annullamento in autotutela di una DIA, pur essendo possibile anche oltre il termine perentorio per l'esercizio del potere inibitorio, deve rispettare i limiti previsti per l'esercizio del potere di autotutela, in particolare la necessità di una adeguata motivazione che espliciti le ragioni di interesse pubblico prevalenti sull'affidamento ingenerato nel privato per effetto del decorso del tempo. 2. La mancata comunicazione di avvio del procedimento di annullamento in autotutela ai proprietari attuali degli immobili, destinatari degli effetti del provvedimento, integra una violazione delle garanzie procedimentali, non potendosi ritenere sufficiente la mera comunicazione ai precedenti proprietari e progettisti. 3. Nell'esercizio del potere di autotutela, l'amministrazione deve procedere a un adeguato bilanciamento tra l'interesse pubblico al ripristino della legalità e l'affidamento ingenerato nei privati non responsabili degli abusi, in particolare quando il lungo tempo trascorso dalla presentazione dei titoli edilizi abbia consolidato tale affidamento. 4. Gli ordini di demolizione non possono essere adottati senza aver previamente definito le istanze di condono edilizio pendenti, in quanto ciò integra un difetto di istruttoria e di motivazione. 5. Nei casi in cui l'abuso sia stato realizzato dal dante causa e non dai proprietari attuali, ignari della situazione, l'amministrazione deve valutare, prima di ordinare la demolizione, la possibilità di applicare sanzioni alternative meno gravose per i proprietari incolpevoli.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/12/2016

N. 12891/2016 REG.PROV.COLL.

N. 11514/2012 REG.RIC.

N. 01885/2013 REG.RIC.

N. 01886/2013 REG.RIC.

N. 03595/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11514 del 2012, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv.ti ((omissis)) C.F. VRGLVS67B23H501C e ((omissis)) C.F. PZZMSM73R05H501S, con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, via Piediluco, 22;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso per legge dall'avv. ((omissis)) C.F. SRCSRG70A26L845S, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;
Municipio VIII delle Torri, non costituito in giudizio;

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