Consiglio di Stato sentenza n. 4649 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:4649SENT

Massima

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Il bene immobile di carattere storico-artistico, anche se in concessione a un soggetto privato, appartiene alla pubblica amministrazione concedente e, pertanto, è sottoposto al regime di tutela cautelare previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, in attesa della definizione del procedimento di verifica dell'interesse culturale. Ciò in quanto la concessione non determina alcun effetto traslativo della proprietà, la quale rimane in capo all'ente pubblico, mentre al concessionario è attribuito solo il diritto di uso del bene. Inoltre, la normativa di settore prevede espressamente che alla scadenza della concessione i beni debbano essere restituiti all'amministrazione concedente in buono stato. Pertanto, l'iniziativa per l'avvio del procedimento di dichiarazione di interesse culturale può essere assunta non solo dal proprietario, ma anche dalla stessa amministrazione pubblica, anche d'ufficio, al fine di accertare la rilevanza storico-artistica del bene e sottoporlo al relativo regime di tutela. La mancata convocazione di una conferenza di servizi non inficia la legittimità degli atti adottati dall'amministrazione comunale, in quanto tale adempimento non è richiesto prima dell'avvio della procedura di verifica dell'interesse culturale, essendo previsto solo nel caso in cui il bene sia già stato sottoposto a vincolo. Infine, eventuali impegni assunti dal sindaco in sede di conferenza di servizi non possono vincolare l'operato del dirigente competente, il quale è tenuto ad applicare le imperative disposizioni di legge a tutela dei beni culturali.

Sentenza completa

N. 01609/2009
REG.RIC.

N. 04649/2013REG.PROV.COLL.

N. 01609/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1609 del 2009, proposto da:
Comune di Paderno Dugnano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via del Viminale, 43;

contro

Ferrovienord s.p.a., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis))à e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via ((omissis)), 2;

nei confronti di

Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro
pro tempore
, Regione Lombardia, in …

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