Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23337 del 24 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23337PEN

Massima

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Il terzo estraneo al reato, formalmente proprietario di beni già sottoposti a sequestro preventivo, può chiedere al giudice della cognizione, prima che la pronuncia di confisca sia divenuta irrevocabile, la restituzione di tali beni, e in caso di diniego proporre appello dinanzi al tribunale del riesame. Il giudice del riesame, nel valutare l'appello, deve verificare se il terzo sia effettivamente estraneo al reato, non avendo in alcun modo partecipato ad esso né consapevolmente tratto vantaggi, e se abbia tenuto comportamenti negligenti che abbiano favorito l'uso indebito dei beni. Tali requisiti devono essere accertati anche quando la confisca sia stata disposta con sentenza non definitiva, in quanto il titolo giuridico dell'ablazione continua ad essere rappresentato dall'originario provvedimento di sequestro preventivo, fino al passaggio in giudicato della pronuncia. Il giudice del riesame non può limitarsi a recepire acriticamente le valutazioni espresse nella sentenza di merito, ma deve motivare autonomamente sulla sussistenza dei presupposti per il mantenimento del sequestro, anche alla luce di eventuali elementi nuovi emersi nel giudizio di cognizione. L'applicazione della misura di sicurezza patrimoniale della confisca sui beni di proprietà del terzo estraneo richiede l'accertamento di un nesso psichico tra la condotta illecita e il soggetto, in linea con il principio di responsabilità sancito dall'art. 7 CEDU, come interpretato dalla Corte di Strasburgo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO P. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA P. - Consigliere

Dott. PACILLI G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/11/2017 del TRIBUNALE di ((omissis));
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. CASELLA Giuseppina, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputato avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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