Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25624 del 5 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:25624PEN

Massima

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Il falso in attestazione di presenza del pubblico dipendente, riportato sui cartellini marcatempo o sui fogli di presenza, integra il reato di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione anche in assenza di un danno economico corrispondente alla retribuzione erogata per una prestazione lavorativa inferiore a quella dovuta. Ciò in quanto la falsa attestazione incide sull'organizzazione dell'ente, mediante l'arbitraria modifica degli orari prestabiliti di presenza in ufficio, e compromette gravemente il rapporto fiduciario che deve legare l'ente al suo dipendente. La mancata effettuazione di ore lavorate rispetto a quanto desumibile dalle registrazioni di ingresso e di uscita, e l'assenza di ore lavorative "a credito" suscettibili di eventuale compensazione, integrano gli elementi costitutivi del reato di truffa aggravata, a prescindere dalla non remunerabilità del "monte ore" in eccedenza, poiché mediante il sistema dei recuperi orari ne deriva un danno immediato e diretto per la pubblica amministrazione, che viene privata di prestazioni lavorative aventi contenuto patrimoniale, anche a carattere organizzativo, con ricadute sulla continuità ed efficienza del servizio. Tuttavia, la mera affermazione della sussistenza di un danno all'immagine della parte civile, senza adeguata motivazione circa le circostanze sottese a tale rilievo e in ordine alla ritenuta produzione di tale danno, non è sufficiente a integrare la prova di tale pregiudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/03/2021 della corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Giuseppe Noviello;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
lette le conclusioni del difensore della parte civile, avv.to (OMISSIS), che ha chiesto di dichiarare …

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