Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43509 del 9 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43509PEN

Massima

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Il giornalista che pubblica un articolo contenente affermazioni non del tutto veritiere su un soggetto pubblico, pur avendo agito sulla base di fonti qualificate e in presenza di un interesse pubblico alla notizia, può essere ritenuto responsabile per diffamazione a mezzo stampa qualora l'inesattezza riguardi un elemento essenziale della vicenda, tale da inficiare la legittimità dell'esercizio del diritto di cronaca o critica. Tuttavia, ove il giornalista abbia prontamente ammesso l'errore e dimostrato di aver fatto affidamento su fonti attendibili, il giudice deve valutare attentamente se l'equivoco possa essere considerato scusabile, anche in ragione dell'importanza dell'interesse pubblico sotteso alla notizia, non potendo in tal caso escludere l'applicabilità della relativa esimente. Pertanto, il giudice di merito è tenuto a motivare in modo completo e approfondito circa la rilevanza dell'inesattezza rispetto all'esercizio del diritto di cronaca o critica, nonché in ordine alla sussistenza o meno dell'errore scusabile, senza poter omettere di esaminare le richieste probatorie volte a dimostrare l'attendibilità delle fonti e la buona fede del giornalista.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Lui - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giaco - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VU. CA. N. IL (OMESSO);

2) FO. ST. AT. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4415/2008 CORTE APPELLO di MILANO, del 02/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIO ROTELLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Baglione Tindari, che ha chiesto per il rigetto;

Udito, per la parte civile, l'Avv. Porcari M.;

Udito il d…

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