Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2157 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:2157SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo costituisce un provvedimento vincolato per l'amministrazione, che non richiede la comunicazione di avvio del procedimento né una specifica valutazione dell'interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'accertamento dell'abuso edilizio e la sua descrizione dettagliata sono sufficienti a giustificare l'adozione della misura sanzionatoria demolitoria, senza che assumano rilievo eventuali condizioni personali o economiche del trasgressore, in quanto l'interesse pubblico alla tutela del territorio e del paesaggio elide qualsiasi doglianza sulla proporzionalità della sanzione. Il mero decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso non determina l'insorgere di un legittimo affidamento alla conservazione della situazione di fatto abusiva, né impone all'amministrazione uno specifico onere motivazionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/04/2019

N. 02157/2019 REG.PROV.COLL.

N. 05168/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5168 del 2013, proposto da Maria Esposito, rappresentata e difesa dall'avvocato Vincenzo Capuano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, via G. G. Orsini n. 30;

contro

il Comune di Castellammare di Stabia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Maria Antonella Verde, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- dell’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi prot. n. 29562 del 4.7.2013, notificata l’8.7.2013, con la qua…

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