Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 225 del 2017

ECLI:IT:TARMAR:2017:225SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il rilascio di un permesso di costruire non può essere considerato definitivamente legittimo e valido solo per il fatto che l'amministrazione comunale ne abbia disposto il materiale rilascio al privato, in quanto l'avvio di un procedimento di autotutela per l'annullamento del titolo edilizio, anche se successivamente non concluso, genera comunque nel privato un'obiettiva incertezza circa la legittimità dell'intervento edificatorio, la quale può giustificare una prudente attesa nell'esecuzione dei lavori e, di conseguenza, la richiesta di proroga del termine per l'ultimazione degli stessi. Tuttavia, tale circostanza non è sufficiente a superare il mancato rispetto dei requisiti minimi per l'inizio dei lavori, previsti dalla normativa e dal regolamento edilizio comunale, ai fini della concessione della proroga richiesta. Infatti, il Comune, nel valutare l'istanza di proroga, è tenuto a verificare concretamente se, al momento della presentazione della domanda, siano state realizzate le opere minime idonee a dimostrare la serietà dell'intento edificatorio, secondo i parametri stabiliti dalla disciplina vigente, senza che possa essere rimessa in discussione la ragionevolezza e proporzionalità di tali previsioni regolamentari. Pertanto, il diniego di proroga del permesso di costruire è legittimo qualora, sulla base di una corretta istruttoria, risulti che le opere realizzate non soddisfano i requisiti minimi previsti dalla normativa e dal regolamento edilizio comunale per l'inizio dei lavori, a prescindere da eventuali fattori di incertezza circa la legittimità del titolo edilizio originariamente rilasciato.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/03/2017

N. 00225/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00731/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 731 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Emmamaria Caruso, Antonio Marabini, rappresentati e difesi dagli avvocati Domenico Maria Arlini, Laura Cefalo, con domicilio eletto presso avv. Katia Marini in Ancona, corso Garibaldi, 136;

contro

Comune di Fermo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Andrea Gentili, Cristina Argentieri, con domicilio eletto presso avv. Maurizio Miranda in Ancona, viale della Vittoria 7;
Regione Marche, non costituita in giudizio

per l'annullamento

- del provvedimento di cui alla nota prot. n. 9410 Ri…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.