Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La responsabilità della pubblica amministrazione o del gestore di un bene pubblico per i danni subiti dall'utente a causa di una situazione di pericolo occulto, non visibile e non prevedibile, derivante dal bene stesso, non sussiste qualora il danneggiato avesse una pregressa e ampia conoscenza dei luoghi, tale da renderlo consapevole del pericolo. In tali casi, infatti, non può ritenersi integrato il requisito dell'imprevedibilità del danno da parte dell'utente, essendo egli stesso tenuto a prestare la dovuta cautela nell'utilizzo del bene, in adempimento del generale dovere di autoresponsabilità. La pubblica amministrazione o il gestore, pertanto, non risponde ai sensi dell'art. 2043 c.c. per i danni derivanti da una situazione di pericolo occulto, qualora il danneggiato avesse una pregressa e ampia conoscenza dei luoghi tale da renderlo consapevole del rischio. In tali ipotesi, il danneggiato non può invocare la responsabilità della pubblica amministrazione o del gestore per non aver adottato le necessarie misure di sicurezza, essendo egli stesso tenuto a prestare la dovuta cautela nell'utilizzo del bene in ragione della sua pregressa conoscenza dei luoghi.