Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19296 del 14 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19296PEN

Massima

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Il giudice, ai fini del riconoscimento dell'aggravante della detenzione di quantità ingente di stupefacente, deve tenere conto sia della qualità della sostanza, con riferimento alla quantità di principio attivo e alla sua capacità di moltiplicarsi in dosi destinate al consumo, sia del dato ponderale relativo alla quantità di droga trattata. L'ingente quantità va ritenuta quando il quantitativo sia tale da rappresentare un pericolo per la salute pubblica, ovvero per un rilevante, ancorché indefinito, numero di consumatori e, pertanto, allorché sia idoneo a soddisfare le esigenze di un numero molto elevato di tossicodipendenti, senza ulteriore riferimento al mercato ed alla eventuale sua saturazione, in quanto tale riferimento non è appropriato rispetto alla ratio della norma e non facilmente accertabile, anche per il carattere di mercato clandestino rispetto al quale mancano conoscenze certe e riscontrabili. Il rigoroso rispetto di tali regole, avuto riguardo ai parametri di valutazione indicati, nonché la presenza di un'argomentazione indiscutibile sul piano logico-giuridico, sia per la coerenza espositiva interna che per la correttezza sul piano del diritto, rendono la decisione priva di censure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Fi. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza in data 13 marzo 2006 della Corte di appello di Palermo, che ha confermato la sentenza 7 giugno 2005 del G.U.P. del Tribunale di Palermo, con condanna ad anni 8, mesi 4 di reclusione e euro 28 mila di multa per il delitto ex Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articoli 73 e 80;

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

Sentita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

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