Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25011 del 2 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25011PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso può essere desunto da elementi indiziari, anche se non vi sono dichiarazioni dirette di altri collaboratori di giustizia che lo indichino come membro del sodalizio, purché tali elementi siano dotati di sufficiente forza individualizzante e siano valutati nel loro complesso, tenendo conto anche di eventuali sovrapposizioni di nomi o di situazioni riguardanti soggetti omonimi o parzialmente tali. In particolare, il ruolo svolto dal soggetto nell'agevolare la latitanza del capo dell'associazione mafiosa, nel curare il traffico di stupefacenti e nel raccogliere e veicolare informazioni a suo favore, costituiscono indizi gravi, precisi e concordanti della sua partecipazione al sodalizio criminale, idonei a giustificare l'applicazione della misura cautelare, a prescindere dall'accertamento di un suo diretto coinvolgimento in specifiche attività delittuose. Tuttavia, ove emergano elementi che escludano il coinvolgimento del soggetto in talune condotte criminose ritenute dal giudice di merito, come il traffico di stupefacenti, ciò non inficia necessariamente la valutazione complessiva circa la sua partecipazione all'associazione mafiosa, purché permangano altri gravi indizi in tal senso. In ogni caso, la motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo puntuale e logicamente coerente delle ragioni per le quali il giudice ritiene sussistenti le esigenze cautelari, senza limitarsi a un mero richiamo alla gravità indiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI R. G. - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI O - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 180/20 del Tribunale del Riesame di Catanzaro del 21-24/01/2020;
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;
udita la relazione del consigliere, Dott. ((omissis));
sentito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per inammissibilita';
sentito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso…

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