Il reato di invasione di edificio di cui all'art. 633 c.p. non richiede la prova di una occupazione stabile e duratura dell'immobile, essendo sufficiente che la permanenza nello stesso non sia meramente momentanea, come nel caso di presenza di giacigli. Inoltre, lo stato di mera indigenza degli imputati non integra la situazione di pericolo di danno grave alla persona richiesta dalla scriminante dello stato di necessità di cui all'art. 54 c.p. Pertanto, il giudice di merito può ritenere sussistente il reato di invasione di edificio anche in assenza di una occupazione stabile e duratura, qualora risulti accertata una permanenza nell'immobile non meramente transitoria, senza che lo stato di indigenza degli imputati possa integrare la scriminante dello stato di necessità. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta dal giudice di merito, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata e l'adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti.