Il concorso nel reato di trasporto e detenzione di sostanze stupefacenti richiede la prova di un effettivo contributo causale, morale o materiale, dell'imputato, non essendo sufficiente la mera presenza nel luogo del fatto o la generica connessione con il coautore. La mancanza di spiegazioni alternative da parte dell'imputato non può da sola fondare la sua responsabilità, in assenza di elementi probatori univoci, dovendo il giudice valutare tutte le circostanze del caso concreto alla luce del canone dell'oltre ogni ragionevole dubbio. Pertanto, la semplice vendita del veicolo utilizzato per il trasporto della droga, la presunta capacità di attirare meno l'attenzione delle forze dell'ordine per la presenza dell'imputato, nonché la mera amicizia e condivisione di interessi economici con il coautore, non costituiscono di per sé prova sufficiente del concorso nel reato, essendo necessari elementi probatori più solidi e concludenti per superare il ragionevole dubbio sull'effettiva partecipazione dell'imputato al fatto criminoso.