Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41731 del 10 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41731PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando l'agente, con una condotta abituale e sistematica di prevaricazione, umiliazione e violenza fisica o morale, sottopone la vittima a un programma criminoso di vessazione, tale da cagionare un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento psicologico. L'elemento materiale del reato si realizza attraverso una pluralità di atti, anche non necessariamente violenti, purché idonei a creare nella vittima un perdurante stato di soggezione e di paura. L'elemento soggettivo richiede la consapevolezza e la volontà di porre in essere un programma criminoso di maltrattamenti, non essendo sufficiente la mera reazione a provocazioni o la commissione di singoli episodi. La valutazione della sussistenza del reato deve essere effettuata sulla base di un complessivo apprezzamento del quadro probatorio, senza che la mancanza di specifici riscontri medici o la presenza di dichiarazioni favorevoli all'imputato possano di per sé escludere la responsabilità, ove risulti provata l'abitualità della condotta e l'intento persecutorio dell'agente. La motivazione della sentenza di condanna deve dare conto in modo esaustivo degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, senza che la mera riproposizione di argomentazioni già esaminate in precedenza possa ritenersi sufficiente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/10/2018 della Corte d'appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ORSI Luigi, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile; udito il difensore della parte civile (OMISSIS), avv. …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.