Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17883 del 29 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17883PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter riesaminare nel merito la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle risultanze probatorie, salvo che non si riscontrino violazioni di specifiche norme di legge o manifesta illogicità della motivazione. Il controllo di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare si limita pertanto a verificare se il giudice di merito abbia adeguatamente illustrato le ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato e la sussistenza delle esigenze cautelari, in conformità ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Inoltre, il ricorrente per cassazione è onerato di indicare specificamente gli atti di indagine e i passaggi testuali rilevanti ai fini delle doglianze formulate, in ossequio al principio dell'"autosufficienza" del ricorso, essendo inammissibili censure generiche o che si risolvano in una mera prospettazione di una diversa valutazione di circostanze già esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza in data 22/23.12.2014 del Tribunale di Salerno in funzione di giudice del riesame;

visti gli atti, l'ordinanza e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis))a ALMA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi.

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