Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4002 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:4002SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La presentazione di una domanda di condono edilizio non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare i manufatti oggetto della richiesta, i quali, fino al momento dell'eventuale concessione della sanatoria, restano comunque abusivi. In tal caso, il Comune è tenuto a sanzionare le opere con l'ordinanza di demolizione, non potendosi pronunciare sulla domanda di condono. 2. Gli interventi ulteriori su manufatti abusivi non sanati né condonati, anche se riconducibili a categorie di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione, ripetono le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale alla quale ineriscono strutturalmente. Pertanto, è preclusa la prosecuzione dei lavori abusivi a completamento di opere che, fino al momento di eventuali sanatorie, devono ritenersi abusive, con conseguente obbligo dell'autorità di ordinarne la demolizione. 3. In pendenza di un procedimento di condono edilizio, possono essere al più effettuati interventi finalizzati a garantire la conservazione del manufatto, purché gli stessi non modifichino le caratteristiche essenziali e la destinazione d'uso dell'immobile. Diversamente, gli interventi di trasformazione che hanno interessato l'immobile comportano il venir meno dell'oggetto della domanda di condono. 4. L'ordinanza di demolizione adottata dal Comune è legittima quando, in assenza di prova contraria da parte del ricorrente, risulta accertata l'esecuzione di opere abusive con aumento del carico urbanistico in zona vincolata, senza che il proprietario si sia conformato alle prescrizioni di legge per gli interventi consentiti in pendenza di domanda di condono.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/06/2022

N. 04002/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00909/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 909 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da Sabatino Molaro, rappresentato e difeso dall’avv. Mariapia Crispo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Somma Vesuviana, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Vincenzo Mosca, con domicilio fisico eletto presso lo studio di quest’ultimo in Napoli, via Andrea d’Isernia n. 59, e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

quanto al ricorso introduttivo:

“a) dell’ordinanza n° 120 del 09.12.2016, a firma del Responsab…

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