Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11018 del 16 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11018PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata anche nei confronti di un soggetto detenuto, purché il giudice accerti l'attualità della sua pericolosità sociale sulla base di un complesso di elementi sintomatici, tra cui il suo inserimento in un contesto criminale di considerevole entità, le frequentazioni con soggetti già coinvolti in procedimenti penali, nonché la gravità e la reiterazione dei reati commessi, senza che l'intervenuta assoluzione da un'imputazione di associazione a delinquere escluda automaticamente la pericolosità sociale, potendo il giudice avvalersi di un quadro indiziario complessivo anche attinto dal processo penale conclusosi con l'assoluzione. La competenza territoriale per l'applicazione di tali misure di prevenzione spetta al tribunale del capoluogo della provincia in cui il soggetto proposto ha la sua dimora, anche se diversa dalla residenza anagrafica, in quanto luogo in cui ha tenuto comportamenti sintomatici idonei a desumerne la pericolosità, a prescindere da eventuali successive modificazioni. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla verifica della sua mancanza o manifesta illogicità, essendo preclusa la deduzione di altri vizi della motivazione previsti per il processo penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza della Corte d'Appello di Palermo del 3/7/2015;
visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dott.ssa AIELLI Lucia;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BIRRITTERI Luigi che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con decreto del 7/5/2014 il Tribunale di Palermo applicava nei confronti di (OMISSIS) la misura di pr…

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