Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9406 del 18 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:9406PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. si configura anche in presenza di sole due condotte di minaccia o molestia reiterate in un breve arco temporale, purché idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero l'alterazione delle proprie abitudini di vita. Ai fini della sussistenza dell'aggravante della relazione affettiva prevista dal comma 2 della medesima disposizione, non è necessaria la stabile condivisione della vita comune o un coinvolgimento sentimentale con prospettive di futuro duraturo, essendo sufficiente l'esistenza di un legame di significativa frequentazione, indipendentemente dalla convivenza e dalla stabilità del rapporto, che faciliti il delitto consentendo all'agente lo sfruttamento del rapporto di fiducia della vittima nei suoi confronti. La mancata concessione della sospensione condizionale della pena può essere adeguatamente motivata dal giudice con il rilievo di precedenti penali specifici a carico dell'imputato e l'evidente mancanza di una pur minima rivisitazione critica del suo comportamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/04/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. MASTROBERARDINO PAOLA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, la Corte d'Appello di Milano ha confermato la pronuncia del Tribunale di Udine del 21.11.2019, con…

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