Consiglio di Stato sentenza n. 3447 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:3447SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'autorizzazione paesaggistica rilasciata per l'installazione di un manufatto a carattere stagionale ha durata quinquennale, trascorso il quale il manufatto deve essere sottoposto a nuova determinazione. Decorso il termine quinquennale, in assenza di una nuova autorizzazione paesaggistica, il mantenimento del manufatto è privo del titolo giuridico idoneo sotto il profilo della disciplina di tutela paesaggistica, anche qualora l'autorizzazione comunale per l'occupazione del suolo pubblico e l'installazione del chiosco fosse stata rilasciata per una durata maggiore, essendo la sua validità agganciata alla durata dell'autorizzazione paesaggistica. Pertanto, in mancanza di un valido titolo paesaggistico, l'amministrazione comunale è legittimata a ordinare la demolizione del manufatto, non potendo trovare applicazione né la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime, né la proroga triennale delle autorizzazioni paesaggistiche prevista dall'art. 30, comma 3, del d.l. n. 69/2013, in quanto la norma si riferisce solo alle autorizzazioni paesaggistiche ancora in corso di efficacia alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, mentre nel caso di specie l'autorizzazione paesaggistica era già scaduta. Inoltre, la proroga di un anno prevista dall'art. 146, comma 4, del d.lgs. n. 42/2004 non trova applicazione nella fattispecie, in quanto la norma non si riferisce a situazioni analoghe a quella in esame. Infine, la presentazione di una DUAAP successivamente alla scadenza dell'autorizzazione comunale non può sanare la mancanza di un valido titolo abilitativo, con la conseguente legittimità del provvedimento comunale di dichiarazione di irricevibilità della DUAAP stessa.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/05/2022

N. 03447/2022REG.PROV.COLL.

N. 09681/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9681 del 2015, proposto da
Nadia Orro, in proprio e nella qualità di titolare della impresa individuale Baia Blu di Nadia Orro, rappresentata e difesa dagli avvocati Mauro Barberio e Stefano Porcu, domiciliata presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro, n. 13;
Baia Blu di Nadia Orro, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Silvio Pinna, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giorgio Carta in Roma, viale Parioli, n. 47;

contro

Comune di San Vero Milis, in person…

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