Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18103 del 12 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:18103PEN

Massima

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La sussistenza del reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 (Testo Unico sugli stupefacenti) non richiede una complessa e articolata organizzazione dotata di notevoli disponibilità economiche, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, predisposte per il perseguimento del fine comune, tali da concretare un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, con il contributo dei singoli associati. La prova del vincolo associativo può desumersi dalla frequentazione assidua dei luoghi ove sono state rinvenute le sostanze stupefacenti e le armi, dalla predisposizione di mezzi e strutture per la coltivazione, lavorazione e spaccio della droga, nonché dalla suddivisione stabile dei proventi illeciti tra i partecipi, elementi che evidenziano l'esistenza di un'organizzazione finalizzata al traffico di stupefacenti. L'aggravante prevista dall'art. 74, comma 4, del Testo Unico sugli stupefacenti sussiste quando le armi sono nella disponibilità degli associati e sono destinate al perseguimento degli scopi dell'associazione criminale, circostanza che può desumersi dalla loro presenza nei luoghi ove si svolgevano le attività illecite. Ai fini della determinazione della pena per il reato in continuazione, le circostanze attenuanti generiche sono relative solo al reato base, per la determinazione della pena base per il reato ritenuto più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/03/2019 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CORASANITI GIUSEPPE che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' per (OMISSIS) e (OMISSIS), e il rigetto per (OMISSIS);
il difensore…

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