Il requisito della regolare attività lavorativa stagionale per almeno tre mesi, ai fini della conversione del permesso di soggiorno per lavoro stagionale in permesso per lavoro subordinato, previsto dall'art. 24, comma 10, del d.lgs. n. 286 del 1998, deve essere interpretato nel senso che, per il settore agricolo, è necessario che il lavoratore abbia svolto una prestazione lavorativa media di almeno tredici giorni mensili nei tre mesi lavorativi (per un totale di trentanove giornate), come precisato dalla circolare congiunta del Ministero dell'Interno e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dell'8 marzo 2017. Tale requisito non può essere soddisfatto sulla base della sola durata del contratto di lavoro, ma richiede la verifica dell'effettiva prestazione lavorativa svolta, in considerazione della peculiarità del lavoro agricolo stagionale, la cui retribuzione è commisurata ai giorni effettivamente lavorati. Il mancato raggiungimento del numero minimo di giornate lavorative previste dalla circolare, pertanto, comporta il legittimo rigetto della domanda di conversione del permesso di soggiorno, a prescindere dalla durata del rapporto di lavoro, in quanto tale previsione è volta ad evitare fenomeni di abuso dell'istituto della conversione e a garantire la capacità del richiedente di mantenersi sul territorio nazionale.