Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4273 del 29 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4273PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare i provvedimenti cautelari personali, può verificare soltanto la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle circostanze compiuta dal giudice di merito. Il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, ma non può proporre censure che si risolvano in una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Pertanto, il giudice di legittimità non può sindacare la gravità indiziaria e la scelta della misura cautelare, se la motivazione del provvedimento impugnato è congrua, logica e priva di vizi giuridici, essendo precluso il controllo sulla ricostruzione dei fatti e sulla valutazione delle circostanze effettuata dal giudice di merito. Il giudice di legittimità, in tema di misure cautelari personali, deve limitarsi a verificare se il giudice di merito abbia dato adeguatamente conto delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario o la sussistenza di ragioni di cautela a carico dell'indagato, controllando la coerenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto, senza poter riesaminare la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle circostanze compiuta dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), attualmente detenuto per questa causa, rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) di fiducia;

avverso l'ordinanza n. 881/2014 emessa dal Tribunale di Venezia, in funzione di giudice dell'appello, in data 22.08.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale dott. ((omissis)) che h…

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