Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 6222 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:6222SENB

Massima

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Il mancato avviso di avvio del procedimento amministrativo di annullamento di un provvedimento favorevole al privato, ove previsto dalla normativa vigente, comporta l'illegittimità dell'atto di annullamento, in quanto lede il diritto di partecipazione e difesa del destinatario del provvedimento. Tale principio trova applicazione anche nei procedimenti di annullamento di nulla osta o pareri paesaggistici, in cui l'Amministrazione è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento all'interessato, al fine di consentirgli di partecipare e apportare il proprio contributo, salvo che la normativa vigente al momento del procedimento non prevedesse espressamente l'esonero da tale obbligo. L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento, ove dovuta, determina pertanto l'illegittimità dell'atto di annullamento, in quanto lede il diritto di partecipazione e difesa del destinatario del provvedimento favorevole, a prescindere dalla fondatezza nel merito delle ragioni che hanno condotto all'annullamento. Tale principio è applicabile anche ai procedimenti amministrativi avviati prima dell'entrata in vigore del Codice dei beni culturali e del paesaggio, qualora la normativa vigente all'epoca non prevedesse espressamente l'esonero dall'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento.

Sentenza completa

N. 09846/2001
REG.RIC.

N. 06222/2016 REG.PROV.COLL.

N. 09846/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9846 del 2001, proposto da:
Saurini Venerino, rappresentato e difeso dagli avv. Chiara Piracci e Paolo D'Eletto, con domicilio eletto presso l’avv. Alessandra Bettoni in Roma, Piazza del Fante, 10;

contro

Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo, in persona del Ministro p.t., costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

- del decreto 8 novembre 2000, come rettificato dal decreto 7 febbraio 2001, con cui il Soprintendente per i Beni…

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