Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24804 del 6 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24804PEN

Massima

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Il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti generiche sulla recidiva di cui all'art. 99, comma 4, c.p. trova applicazione anche in relazione alle circostanze attenuanti generiche, essendo stato oggetto di dichiarazione di illegittimità costituzionale limitatamente alla parte in cui si riferisce alla circostanza attenuante di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309 del 1990. Pertanto, il giudice non può riconoscere la prevalenza delle circostanze attenuanti generiche sulla recidiva reiterata, dovendo applicare la pena tenendo conto della recidiva ai sensi dell'art. 99, comma 4, c.p. Tuttavia, nel determinare la pena finale, il giudice deve correttamente applicare la diminuzione di un terzo prevista per il rito abbreviato, anche in relazione alla pena pecuniaria, senza poter scendere al di sotto del minimo edittale. Ciò al fine di garantire il rispetto del principio di proporzionalità della pena, in ossequio ai canoni di ragionevolezza e di adeguatezza della sanzione rispetto alla gravità del fatto e alla colpevolezza dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1298/2011 CORTE APPELLO di BARI, del 08/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 31/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con sentenza dell'8 novembre 2011, pronunciata nel giudizio di rinvio s…

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