La finalità di terrorismo di cui all'art. 1 della Legge n. 15 del 1980 richiede, oltre al dolo specifico dell'agente di intimidire la popolazione, anche l'idoneità oggettiva della condotta a creare grave danno a un Paese o a un'organizzazione internazionale, non essendo sufficiente la mera intenzione di destare panico nella collettività. Pertanto, ai fini dell'applicazione di tale aggravante, non è sufficiente la sola finalità terroristica dell'agente, ma è necessario che le azioni poste in essere abbiano effettiva attitudine offensiva e siano idonee a provocare un effetto intimidatorio della popolazione o a cagionare una reazione attiva dei pubblici poteri, non potendosi surrogare tale requisito con la mera affermazione dell'esistenza della finalità dell'agente di destare panico. L'accertamento dell'oggettiva inidoneità della condotta a produrre gli effetti indicati dalla norma esclude l'applicabilità dell'aggravante, anche in presenza della finalità terroristica dell'agente.