Il diniego di rilascio della concessione edilizia, fondato su presunti contrasti tra il progetto edilizio e le disposizioni regolamentari, è illegittimo qualora l'istruttoria condotta accerti l'insussistenza di tali incompatibilità. L'Amministrazione è tenuta a valutare attentamente la conformità del progetto agli strumenti urbanistici vigenti, motivando adeguatamente le proprie determinazioni negative. Ove emerga l'infondatezza dei rilievi posti a base del diniego, questo deve essere annullato ai fini del risarcimento del danno, anche in presenza di sopravvenuti impedimenti all'esecuzione dell'intervento edilizio, in quanto l'interesse del privato si incentra sulla correttezza del procedimento e sulla tutela dell'affidamento ingenerato dall'Amministrazione. Il giudice amministrativo, accertata l'illegittimità del diniego, è tenuto a dichiararne l'invalidità ai soli fini risarcitori, ai sensi dell'art. 34, comma 3, c.p.a., senza poter pronunciare l'annullamento degli atti impugnati in presenza di sopravvenuti impedimenti all'esecuzione dell'intervento edilizio.