Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35371 del 29 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:35371PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile quando i motivi proposti ripetono le stesse ragioni già discusse e ritenute infondate dal giudice del gravame, senza affrontare specificamente le argomentazioni poste a fondamento della declaratoria di inammissibilità dell'appello. L'inammissibilità del gravame, infatti, deve essere apprezzata non solo per la genericità e indeterminatezza dei motivi, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, non potendo questa ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza incorrere nel vizio di aspecificità. In tali casi, il ricorso per cassazione è dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. CO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2082/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANIA del 05/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. SALVI Giovanni che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

Il GIP presso il Tribunale di Sira…

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