Consiglio di Stato sentenza n. 4430 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:4430SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca o annullamento di un'autorizzazione commerciale, anche se non definitivo, legittima l'amministrazione a disporre la chiusura immediata dell'esercizio commerciale, in quanto l'attività svolta in assenza di valido titolo abilitativo deve considerarsi abusiva ai sensi dell'art. 22, comma 6, del D.Lgs. n. 114/1998. L'ordine di chiusura consegue automaticamente alla carenza di titolo abilitativo, senza che l'amministrazione possa valutare la possibilità di mantenere comunque l'attività in esercizio, nemmeno alla luce di norme e principi che disciplinano i limiti al rilascio delle autorizzazioni commerciali, in quanto tali disposizioni non sono riferibili alle conseguenze dell'esercizio abusivo. Né rilevano ai fini della legittimità del provvedimento repressivo circostanze quali la durata dell'esercizio commerciale, gli investimenti effettuati, il numero di dipendenti o l'importanza del punto vendita per la collettività, atteso che l'ordine di chiusura è espressione di un potere vincolato. Inoltre, l'amministrazione non è tenuta a rinnovare il procedimento di rilascio dell'autorizzazione commerciale a seguito dell'annullamento giurisdizionale del titolo, essendo l'annullamento direttamente satisfattivo dell'interesse del concorrente che ha impugnato con successo l'autorizzazione, con la conseguenza che l'interessato deve presentare una nuova istanza per ottenere il rilascio di una nuova autorizzazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/10/2016

N. 04430/2016REG.PROV.COLL.

N. 04963/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4963 del 2015, proposto da:
SMA s.p.a., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avvocati Luigi Manzi e Marco Sica, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, via Federico Confalonieri, n. 5;

contro

Comune di Albano Laziale, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Piazza, con domicilio eletto presso Leonino Ilario, in Roma, via Fabio Massimo, n. 33;

nei confronti di

Albadis s.r.l. e Domus Pompei s.n.c. di Venturini Enzo ed Venturini Iva, in persona dei rispettivi rappresentanti legali, non …

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