Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 443 del 2024

ECLI:IT:TARLT:2024:443SENT

Massima

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Il proprietario o responsabile dell'abuso edilizio assoggettato a ingiunzione di demolizione ha l'onere di provare il carattere risalente del manufatto, dimostrando la sua realizzazione in epoca anteriore all'entrata in vigore della c.d. "legge ponte" del 1967, che ha esteso l'obbligo del previo rilascio del titolo abilitativo anche alle costruzioni realizzate al di fuori del perimetro del centro urbano. Tale onere probatorio discende dall'applicazione, in materia di repressione degli abusi edilizi, del principio di vicinanza della prova, in base al quale solo il privato può fornire inconfutabili atti, documenti o altri elementi in grado di radicare la ragionevole certezza dell'epoca di realizzazione del manufatto, mentre l'amministrazione non può materialmente accertare la situazione pregressa sull'intero territorio di competenza. Pertanto, in assenza di idonea prova documentale fornita dal privato, l'amministrazione è legittimata a ordinare la demolizione dell'opera realizzata in assenza del prescritto titolo abilitativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/06/2024

N. 00443/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00629/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 629 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, -OMISSIS- e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Latina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

previa sospensiva,

dell’ordinanza dirigenziale -OMISSIS-, notificata il -OMISSIS-, con la quale il Dirigente dell’Ufficio Politiche e Servizio di Gestione e Asse…

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