Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza breve n. 2582 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:2582SENB

Massima

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Il completamento di opere abusive, realizzate successivamente alla presentazione di una domanda di condono edilizio, è illegittimo e sanzionabile con l'ordine di demolizione da parte dell'amministrazione comunale, anche in pendenza del procedimento di condono. Infatti, la mera presentazione dell'istanza di condono non autorizza la prosecuzione dei lavori abusivi, i quali, fino all'eventuale accoglimento della domanda di sanatoria, devono ritenersi comunque illegittimi. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente ordinare la demolizione di tali opere, in quanto le stesse ripetono le medesime caratteristiche di illegittimità dell'opera principale cui accedono, salvo che la stessa non sia stata condonata. L'ordine di demolizione è sufficientemente motivato con il mero riferimento al carattere abusivo delle opere, senza necessità di indicare i dati catastali dell'area oggetto di acquisizione, essendo sufficiente la descrizione analitica delle opere abusive realizzate. Inoltre, la presentazione di una istanza di accertamento di conformità non è ammissibile in relazione a tali opere, in quanto le stesse, a meno che il condono non sia stato preventivamente accolto, ripetono le medesime caratteristiche di illegittimità dell'opera principale cui accedono. Infine, la violazione delle garanzie partecipative, derivante dalla mancata comunicazione di avvio del procedimento, non determina l'annullamento dell'ordine di demolizione, in quanto tale vizio può essere sanato ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241 del 1990.

Sentenza completa

N. 04401/2011
REG.RIC.

N. 02582/2012 REG.PROV.COLL.

N. 04401/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 4401 del 2011, proposto da:
Rosalia Pollio, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giuseppe Parascandolo, Ennio Esposito, con domicilio eletto presso Pasquale Lambiase in Napoli, via Cuma n.28;

contro

Comune di Sant'Agnello in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Michele Fiorentino, con domicilio eletto presso Giuseppe Petagna in Napoli, via S. Giacomo dei Capri n. 41 Is.5;

per l'annullamento, previa sospensione,

dell'ordinanza di demolizione n.58/2011 emessa dal Comune di Sant'Agnello in data 12 aprile 2011…

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