La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il potere inibitorio dell'amministrazione comunale nei confronti di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) edilizia deve essere esercitato entro il termine di 30 giorni dalla presentazione della SCIA, decorso il quale l'amministrazione può agire solo in autotutela, sussistendone i presupposti di legge. Negli interventi edilizi in zona agricola, gli edifici esistenti alla data di entrata in vigore della legge regionale n. 38/1999 possono essere oggetto di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, con un aumento massimo del 10% della superficie o del volume residenziale per motivi di adeguamento igienico-sanitario, senza necessità di preventiva approvazione di un piano di utilizzazione aziendale. Il mancato rispetto del termine di 30 giorni per l'esercizio del potere inibitorio e la conformità dell'intervento edilizio ai limiti dimensionali previsti dalla legge regionale comportano l'illegittimità del provvedimento di demolizione adottato dall'amministrazione comunale.