Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 69 del 2007

ECLI:IT:TARPIE:2007:69SENT

Massima

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Il venir meno dell'interesse a coltivare il giudizio da parte del ricorrente comporta l'improcedibilità del ricorso, in quanto viene a mancare uno dei presupposti necessari per la definizione del giudizio. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio in ragione della sopravvenuta carenza di interesse. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che la perdita di interesse da parte del ricorrente a proseguire il giudizio determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle ragioni dedotte a sostegno dell'impugnazione. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta, nel corso del giudizio, venga meno l'interesse del ricorrente a ottenere la pronuncia sul merito della controversia, in quanto tale interesse costituisce un presupposto essenziale per la definizione del giudizio. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente non implica alcun giudizio di merito sulla legittimità o meno del provvedimento impugnato, ma si fonda esclusivamente sulla constatazione dell'assenza di un interesse attuale e concreto alla decisione della controversia. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a compensare le spese di giudizio, in considerazione del venir meno della materia del contendere per causa non imputabile alle parti. Il principio affermato nella sentenza si applica in tutti i casi in cui, nel corso del giudizio, venga meno l'interesse del ricorrente a ottenere una pronuncia sul merito della controversia, indipendentemente dalla natura del provvedimento impugnato e dalle ragioni dedotte a sostegno del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte 

1^ Sezione 

ha pronunciato la seguente SENTENZA Visto il ricorso n. 292/2006 proposto da Co. Mi. e Gi. Sa., rappresentati e difesi dagli avv.ti Ri. Lu. ed El. La., presso gli stessi elettivamente domiciliato in To., corso Mo. n. (...); contro il Comune di Gi., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Ma. To., presso il cui studio domicilia in To., corso R. Um., (...); l'Area Tecnica, Ufficio Edilizia Privata del Comune di Gi.; e nei confronti di Ti. Ba. e Ca. Ru., coniugi, rappresentati e difesi dall'avv. Mi. Sa., e con lo stesso elettivamente domiciliati in To., via Ca. n. (...); per l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione, del provvedimento dell'Ufficio Edilizia Privata del Comune di Gi. del 7.2.06 rilasciato ai coniugi Ti. Ba. e Ca. Ru., con il quale il responsabile dell'Area Tecnica, geom…

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