La revoca della licenza fiscale di esercizio di un deposito commerciale di prodotti energetici è legittima quando vengono meno i presupposti tecnici e normativi necessari per garantire la sicurezza fiscale e l'adeguato controllo da parte dell'Amministrazione finanziaria sull'accertamento qualitativo e quantitativo dei prodotti detenuti e sulla loro corretta movimentazione, in particolare quando: i serbatoi risultano parzialmente dismessi e non più idonei a detenere i prodotti in condizioni di sicurezza; non è disponibile alcuno strumento di misura conforme ai requisiti di legge per l'accertamento dei prodotti energetici da esitare. In tali ipotesi, la revoca della licenza fiscale, prevista dall'art. 63, comma 1, del Testo Unico Accise, costituisce un provvedimento dovuto e proporzionato, non essendo sufficiente la mera sospensione della licenza, in assenza di concrete iniziative da parte del titolare per il ripristino dei presupposti normativi e tecnici necessari per l'esercizio del deposito. L'interesse pubblico alla tutela dei crediti erariali e alla vigilanza fiscale prevale sugli altri interessi coinvolti, anche in assenza di un termine assegnato all'interessato per la rimessa in pristino dell'impianto, quando il mancato funzionamento dello stesso risulti perdurante da lungo tempo senza che siano stati avviati i necessari lavori di manutenzione.