Consiglio di Stato sentenza n. 1903 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:1903SENT

Massima

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L'accordo di finanza pubblica stipulato tra lo Stato e la Regione autonoma della Sardegna, ai sensi dell'articolo 1, commi 454 e 456, della legge n. 228 del 2012, che prevede l'impegno della Regione a ritirare tutti i ricorsi contro lo Stato pendenti in materia di finanza pubblica, si impone oggettivamente al giudice amministrativo, il quale è tenuto a prenderne atto e a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, a prescindere dalle modalità attraverso le quali l'accordo sia stato veicolato nel processo. Tale accordo, infatti, costituisce l'esito di una ponderazione di interessi pubblici espressa, ai più alti livelli istituzionali, da Enti costituzionali nell'esercizio delle rispettive prerogative costituzionali in tema di coordinamento della finanza pubblica nazionale, e non può essere unilateralmente disatteso dalla Regione. Il giudice può desumere la sopravvenuta carenza di interesse dalla sussistenza di fatti o atti univoci, nonché dal comportamento delle parti, senza che sia necessaria una formale rinuncia al ricorso da parte della Regione. Ciò vale anche quando il ricorso abbia ad oggetto la questione di legittimità costituzionale di norme di finanza pubblica, in quanto l'accordo si impone al giudice a prescindere dai vizi dedotti, essendo diretto a definire l'assetto dei rapporti istituzionali tra lo Stato e la Regione in modo rispondente all'interesse pubblico.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/02/2023

N. 01903/2023REG.PROV.COLL.

N. 02389/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2389 del 2019, proposto da:
Regione autonoma della Sardegna, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Alessandra Camba e Massimo Luciani, con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il loro studio in Roma, lungotevere Raffaello Sanzio, 9

contro

Ministero dell'economia e delle finanze e Presidenza del Consiglio dei ministri, rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso cui sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, 12

nei confronti

Regione Sicilia, Re…

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