Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3104 del 21 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3104PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulle misure cautelari personali, è tenuto a verificare la sussistenza di un logico e coerente apparato argomentativo a sostegno del provvedimento impugnato, senza poter procedere ad una rilettura degli elementi di fatto posti dal giudice di merito a fondamento della sua decisione, salvo il riscontro di una radicale e totale incompatibilità con gli atti del processo. In particolare, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine alla gravità indiziaria, dovendo limitarsi a verificare la correttezza e la logicità della motivazione, senza poter sindacare l'adeguatezza delle argomentazioni utilizzate o la loro rispondenza alle acquisizioni processuali. Inoltre, il concetto di "indizi" ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale assume una valenza diversa rispetto a quello previsto per il giudizio di merito, essendo sufficiente, in sede cautelare, un giudizio di probabilità e non di certezza, senza che sia necessaria la valutazione degli elementi a discarico dell'indagato. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente fondare l'applicazione di una misura cautelare sulla base di un quadro indiziario grave e preciso, senza che la mancata considerazione di elementi favorevoli all'indagato possa comportare l'annullamento del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TAVASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. MN. IM. N. IL (OMESSO);

2) GH. WI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 26/09/2007 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAPPIA PIETRO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. GIALANELLA Antonio che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 5.9.2007 il GIP del Tribunale di Bologna disp…

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