Il termine di validità di un piano di edilizia economica e popolare (P.E.E.P.) decorre dalla data della sua originaria approvazione, senza che successive revisioni o varianti plano-volumetriche incidano sulla durata complessiva del piano stesso, la quale rimane fissata in diciotto anni ai sensi della legge n. 167 del 1962. Le varianti che modificano la distribuzione degli interventi, esaurendosi in mere revisioni plano-volumetriche e distributive, sono ininfluenti sulla decorrenza del termine di validità del piano di zona originario. Pertanto, il termine di scadenza del P.E.E.P. è autonomo rispetto a quello delle eventuali varianti, le quali costituiscono meri atti di adeguamento e aggiornamento del piano originario, senza determinare l'avvio di un nuovo ciclo di validità. Il principio di diritto enunciato mira a garantire la certezza e la stabilità degli strumenti urbanistici, evitando che modifiche meramente formali o distributive possano incidere sulla durata complessiva del piano, a tutela dell'affidamento dei soggetti interessati e della programmazione degli interventi edilizi.